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Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre 2024



PROCTOLOGIA



Proctologia: che cos'è?


La proctologia è la branca medica super specialistica che si occupa dello studio della fisiologia, delle patologie e delle funzioni del colon-retto e dell’ano, e quindi studia tutte le funzioni a carico di questi organi ma sopratutto le relative patologie quali emorroidi, ragadi, tumore del colon retto, colite, morbo di chron, fistole e diverticoliti.


Retto ed Ano
Ambito di competenza della Proctologia

Di cosa si occupa la Proctologia?


La Proctologia si occupa di diverse problematiche mediche quali:

  • dolori anali prolungati e persistenti;
  • sanguinamenti anali o presenza di sangue nelle feci;
  • mal di pancia continui e persistenti non diversamente spiegabili;
  • trattamento di emorroidi, interne o esterne;
  • difficoltà ad andare in bagno;
  • presenza prolungata di sintomi quali crampi addominali, dolori addominali, nausea, costipazione e diarrea;
  • disordini o disturbi di qualsiasi genere nell'ambito del colon e dell’ano.


Chi e’ il proctologo?


Cosa fa?


Il medico specialista della Proctologia è indicato con il nome di Proctologo. E’ colui che si occupa di diagnosticare e curare tutte le problematiche di ambito proctologico poc’anzi citate. Ha quindi il compito di svolgere accurate valutazioni specialistiche necessarie per individuare e mettere in pratica opportuni percorsi terapeutici necessari per la guarigione del paziente.


Esiste sempre una stretta collaborazione operativa tra lo specialista proctologo ed altri specialisti di ambiti ad esso vicini tra cui in particolare il Gastroenterologo, che si occupa dello studio e della cura delle patologie a carico dello stomaco, dell’intestino e in più in generale di tutto l’apparato digerente.


Il percorso formativo del Proctologo


Il percorso formativo è indubbiamente specialistico. Il proctologo infatti e’ innanzitutto un laureato in Medicina e Chirurgia, specializzato generalmente in gastroenterologia ed endoscopia digestiva e che comunque nel corso della propria carriera professionale ha svolto corsi ed approfondimenti in ambito Proctologico.



Visita Proctologica


La prima fase di approccio dello specialista avviene tramite la visita proctologica. Essa ha lo scopo di analizzare e capire le sintomatologie riportate dal paziente e quindi di identificare un opportuno percorso terapeutico.


Nel corso della visita si eseguirà un colloquio, finalizzato ad individuare con accuratezza i sintomi accusati dal paziente e dunque i motivi per i quali quest’ultimo si è rivolto allo specialista.


Successivamente si procederà con la fase di ispezione diretta della parte interna ed esterna dell’ano. Nel corso di tale ispezione, più comunemente chiamata “esplorazione rettale”, viene chiesto al paziente di sdraiarsi sul fianco sinistro in posizione fetale.


Dopo si procederà con l’esecuzione dell’esplorazione vera e propria che potrà essere eseguita sia in forma diretta con l’utilizzo, da parte dello specialista, di un guanto lubrificato (al fine di evitare qualsiasi dolore al paziente), sia tramite il ricorso a strumentazione endoscopica (anoscopia). Nel caso in cui si utilizzasse l'anoscopio per eseguire una valutazione strumentale dell’interno dell’ano, il paziente non sarà soggetto a nessun particolare dolore grazie alle ridotte dimensioni dello strumento, che sarà stato opportunamente lubrificato.


Nell'ultima parte della valutazione specialistica, verrà formulato un parere concernente il quesito clinico oggetto della visita. La valutazione proctologica potrà esaurirsi con la prescrizione di una terapia o con la richiesta, da parte del medico, di accertamenti specialistici, come ad esempio una colonscopia o una RX.


Una buona visita specialistica avrà una durata media non inferiore ai 45 minuti. Il tempo necessario può naturalmente subire delle importanti variazioni in base alla specifica situazione clinica del paziente; è consigliabile dunque per il paziente ritagliarsi un periodo di tempo non inferiore ai 60 minuti.


Come prepararsi alla visita?


Per eseguire una corretta visita proctologica non è necessaria nessuna particolare preparazione tranne nei casi in cui non venga diversamente specificato al momento della prenotazione. La visita proctologica, come precedentemente indicato, ha la finalità di valutare con accuratezza lo stato diagnostico del Paziente e non richiede dunque l’esecuzione di particolari esami.


E’ senza dubbio opportuno da parte del paziente presentare in sede di prima visita tutta la documentazione clinica acquisita, compresi eventuali esami del sangue, purchè recenti.


Qualora lo specialista proctologo ritenesse opportuno eseguire specifici esami diagnostici o strumentali al fine di confermare o escludere l’eventuale presenza di patologie o problematiche in corso, tali esami verranno prescritti nel corso della visita specialistica.



Patologie trattate


Le patologie trattate, come precedentemente indicato, sono numerose e possono essere particolarmente differenti tra loro. Andiamo quindi ad analizzare nello specifico le principali patologie:


Emorroidi


Le emorroidi sono sostanzialmente delle vene, posizionate nel retto, che si ingrandiscono. La loro particolare posizione, sottopone tali vene ad un continuo contatto con l’attività di evacuazione e di continenza, provocando quindi dolori associati a stati infiammatori molto fastidiosi. I sintomi delle emorroidi sono generalmente molto delineati, ovvero perdita di sangue, prurito ed ovviamente dolore anche di forte intensità.


Morbo di Crohn


Il morbo di Crohn è un’ infiammazione cronica che teoricamente potrebbe colpire tutto il canale alimentare, partendo quindi dalla bocca per arrivare sino all'ano; in realtà l’infiammazione colpisce quasi sempre l’ultima porzione dell’intestino tenue (ileo) oppure il colon. Le porzioni del canale alimentare interessate da questo Morbo sono sottoposte ad un continuo stato di infiammazione, con la presenza spesso di Ulcere che tendono quindi ad assottigliare la presenza di tessuto.


Il nome di questa patologia, ovvero Morbo di Crohn, deriva dal suo scopritore, il dott. Burrill B. Crohn che nel 1932 pubblicò per la prima volta un articolo scientifico su tale problematica. Da allora si è adottato questo termine per identificare tale patologia.


Sindrome del Colon Irritabile (Colite)


La sindrome del colon irritabile, scientificamente indicata con il nome di IBS o più comunemente chiamata Colite, è una patologia particolarmente diffusa nei paesi sviluppati. I disturbi che caratterizzano tale patologia sono crampi, dolore addominale, nausea, costipazione e diarrea. Da ciò ne consegue che generalmente è fonte di particolare stress e dunque disagio per il Paziente, ma solitamente non si trasforma in malattie gravi quali Tumori. Nella lettura scientifica, viene più volte confermata una correlazione diretta tra la sindrome del Colon Irritabile e continui stati di stress ed agitazione. Ne consegue che la terapia per il Colon Irritabile, oltre al ricorso ad appositi farmaci o integratori appositamente studiati, prevede un’assunzione da parte del paziente di uno stile di vita più sano e possibilmente meno stressante.


Diverticolite e Diverticolosi


Sono delle patologie che negli ultimi 50 anni hanno avuto una forte diffusione soprattutto nei paesi sviluppati. L’origine delle due patologie è comune, sorge infatti nel momento in cui si creano nell'intestino delle piccole sacche indicate con il nome di diverticoli. La causa dell’origine dei diverticoli può essere di varia natura, sia congenita sia causata da diete alimentari errate.


Nel caso in cui tali diverticoli sono non infiammati, si parla di Diverticolosi. Diversamente, qualora i diverticoli fossero infiammati e dunque con la presenza di precise sintomatologie collegate, si parla di Diverticolite.


Ragade


La ragade anale è un’ulcera dell’ano, situata prevalentemente sulla linea mediana posteriore. La ragade può avere diverse conformazioni e lunghezze, ma ha la particolarità di essere situata nei pressi della cute dell'anoderma. La ragade anale è una problematica particolarmente dolorosa in quanto crea generalmente spasmi dello sfintere anale. Tale problematica viene generata da un prolungato periodo di stitichezza o diarrea.


Fistole


Le fistole anali sono dei piccoli canali che creano un' innaturale comunicazione tra l’ano e la cute circostante. Parliamo quindi di tunnel patologici, che sono il risultato finale di una grave infiammazione, a sua volta provocata da un ascesso ovvero da un’infezione complicata e ricca di materia o pus che, scoppiando, origina un canale di collegamento patologico.


Condilomi Anali


I condilomi anali sono delle escrescenze irregolari, di dimensioni variabili e di colore simile a quello cutaneo, localizzate intorno al margine anale. A causa della loro particolare forma vengono anche chiamati condilomi acuminati o creste di gallo. E’ importante ricordare che i condilomi possono comparire anche sui genitali e persino nella bocca.


Stipsi o stitichezza


Più che una patologia, spesso la stitichezza è descritta come un sintomo che colpisce un numero elevato di persone sia in Italia che nel mondo. Lo stile di vita occidentale infatti, con i suoi ritmi frenetici e con una dieta povera di scorie contribuisce prepotentemente all'insorgenza della stitichezza. Le errate abitudini di vita non sono tuttavia l’unico fattore di rischio, in quanto, spesso, all'origine della stitichezza vi sono problemi più rilevanti come il prolasso della parte terminale dell’intestino.


Prolasso rettale


Il prolasso rettale è uno stato patologico che si sviluppa nella fuoriuscita, per via del canale anale, di una porzione di intestino retto. Le cause precise tutt'oggi, ancora, non si conoscono; malgrado questo è pensiero comune di una buona parte degli esperti che l’origine possa essere un indebolimento sistemico dei muscoli pelvici.


Polipi intestinali


L'origine dei polipi intestinali è per lo più fortunatamente benigna. I polipi intestinali sono escrescenze che si formano sulla mucosa dell’intestino, specialmente nel colon e nel retto. Per ulteriori informazioni si consiglia di leggere l’articolo sui polipi intestinali.


Esistono inoltre una categoria specifiche di patologie indicate con il nome di patologie proctologiche rare. E’ consigliabile rivolgersi allo specialista quando queste sintomatologie tendono a presentarsi in modo frequente, in quanto esse potrebbero nascondere specifiche patologie che richiedono adeguati trattamenti medici e, quando necessari, opportuni accertamenti diagnostici.


Schema del Canale Anale
Schema del Canale Anale



Esami medici


Grazie ad uno sviluppo scientifico senza precedenti, la moderna Proctologia ha a disposizione numerose procedure e strumenti diagnostici che permettono allo specialistica una esplorazione accurata e precisa del tratto colon-rettale. Conseguenza di uno sviluppo così importante degli strumenti diagnostici, ha permesso una rapida evoluzione delle conoscenze mediche nell’ambito della proctologia.


Lo specialista proctologo, a scopo sia diagnostico o terapeutico, può avvalersi di molteplici procedure specifiche. Ecco le più importanti:

  • Endoscopia Colon-Rettale, ossia esami quali Anoscopia, Colonscopia, Rettoscopia. In rari casi può essere richiesta anche una Gastroscopia
  • Esami di laboratorio quali esame del sangue, esame delle urine, esame parassitologico ed altri;
  • Radiografie e TAC;
  • Ecografie.


Apparato colon rettale
Colon-Retto e Ano è l’ultima parte dell’apparato digerente


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