La Proctologia si occupa di diverse problematiche mediche quali:
- dolori anali prolungati e persistenti;
- sanguinamenti anali o presenza di sangue nelle feci;
- mal di pancia continui e persistenti non diversamente spiegabili;
- trattamento di emorroidi, interne o esterne;
- difficoltà ad andare al bagno;
- presenza prolungati di sintomi quali crampi addominali, dolori addominale, nausea, costipazione e diarrea;
- disordini o disturbi di qualsiasi genere nell'ambito del colon e dell’ano.
Questa sintomatologia è legata ai disturbi più che più frequentemente sono a carico della scienza proctologica; vale a dire:
- Emorroidi
- Stitichezza o stipsi
- Flatulenza
- Meteorismo
- Diverticoli
- Aerofagia
- Disturbi dell’evacuazione
- Prolasso del retto
- Ernie inguinali
Chiaramente parliamo di una moltitudine di sintomi e patologie per cui sarebbe impossibile, in questo articolo, solo tentare di descrivere una causa eziologica.
Sicuramente una alimentazione idonea e degli accorgimenti sullo stile di vita adattato quotidianamente aiutano a prevenire molti sintomi legati a patologie proctologiche.
Ad esempio, evitare la stipsi, arricchire la dieta di fibre, bere una abbondante quantità d'acqua, fare cinque pasti al giorno non eccessivamente carichi, limitare la sedentarietà, sono tutti accorgimenti idonei per mantenere uno stile di vita sano.
Sicuramente la dieta mediterranea comprende anche l'utilizzo del piccante, ma un uso eccessivo può esser causa di un'azione irritante sulle mucose del tratto digerente: nella faringe, esofago, stomaco ed intestino, ciò predispone all'insorgenza di gastriti e aggravamento del colon irritabile. Non è un caso che, tra i consumatori più accaniti di peperoncino, si riscontri frequentemente la manifestazione di acidità di stomaco e reflusso gastro-esofageo.
Nei soggetti potenzialmente affetti da compromissioni del plesso emorroidale, l'eccesso di cibi piccanti determina l'insorgenza di acuzie, quindi di tutti i sintomi ad esse correlati.
Trattandosi di molecole che provocano sensazione di bruciore, quelle dei cibi piccanti possano aggravare la percezione di dolore in caso di lesioni esposte, come ulcere e ragadi.
Quindi, come sempre, è "equilibrio" la parola chiave.