Cosa sono le fistole anali?
Le fistole anali sono una sorta di condotti infetti che mettono in comunicazione l’ano e i tessuti circostanti. Queste fistole si formano all’interno di una zona denominata linea ano-rettale, che divide il retto dall’ano e dove sono presenti le ghiandole anali. L’infiammazione delle ghiandole anali è dovuta principalmente da un passaggio di batteri dalle feci, formando una concentrazione di sacche di pus che rompendosi originano le fistole.
Le fistole e gli ascessi anali fanno parte di due diverse fasi della medesima patologia: le fistole ne rappresentano la manifestazione cronica, mentre l’ascesso quella acuta.
Gli uomini, tra i 20 e i 40 anni, sono maggiormente colpiti da questo disturbo rispetto alle donne.
Fistole anali
Quanti tipi di fistole anali si possono distinguere?
Le fistole si possono classificare in base alla loro conformazione strutturale:
- Fistole rettilinee: formate da un unico canale.
- Fistole con diramazioni: costituite da più condotti.
- Fistole a ferro di cavallo: mettono in comunicazione lo sfintere anale con i tessuti circostanti, passando dal retto.
È possibile, inoltre, effettuare una distinzione in relazione alla loro posizione, ma preferiamo non avventurarci in spiegazioni mediche che risulterebbero troppo tecniche e ci limiteremo solamente a elencarne le tipologie:
- Fistole superficiali.
- Fistole intersfinteriche.
- Fistole transfinteriche.
- Fistole extrasfinteriche.
- Fistole soprasfinteriche.
Quali sono i fattori di rischio scatenanti?
Le fistole possono essere associate a:
- Malattie infiammatorie a carico dell’intestino (diverticolite, colite, Morbo di Crohn ecc…).
- Ulcere anali.
- Tubercolosi.
- Complicazioni a seguito di un intervento chirurgico all'intestino.
- Sistema immunitario debole: la probabilità che i malati di HIV sviluppino le fistole anali è molto alta.
- Malattie sessualmente trasmissibili.
Sintomi
La sintomatologia di una persona affetta da fistole anali è abbastanza evidente, in quanto l’irritazione e il gonfiore nella zona anale si fanno sentire soprattutto durante la defecazione. Capita, spesso, che il fastidioso prurito venga accompagnato da perdite di sangue e pus.
La visita
Lo specialista, dopo essersi assicurato dei sintomi avvertiti dal paziente, procede con l’esame fisico per individuare la fistola anale.
Il medico proctologo valuterà, quindi, il grado di arrossamento e gonfiore della zona interessata e se si sono verificate delle perdite ematiche o di pus durante l’esplorazione rettale.
Come intervenire
In genere la terapia è chirurgica e sono disponibili diverse tecniche.