Sia il prolasso rettale che le emorroidi sono condizioni che colpiscono il retto. Molti tendono a pensare che prolasso ed emorroidi coincidano ma le cose non stanno esattamente così. In questo articolo andremo, dunque, a descrivere nel dettaglio le differenze tra le due condizioni.
Che cos'è il prolasso rettale?
Il prolasso rettale si verifica quando la sezione più bassa dell'intestino crasso (il retto) scivola fuori dall'ano. Può essere parziale (quando viene coinvolto il rivestimento del retto), completo (quando ad essere coinvolta è l'intera parete del retto) o interno (quando parte della parete dell'intestino crasso o del retto scivola o si sposta in un'area diversa). Si tratta, in ogni caso, di una condizione piuttosto rara. Si stima che colpisca 2 persone ogni 100.000. I sintomi del prolasso rettale sono i seguenti:
- Stipsi;
- Prurito;
- Rigonfiamento nell'ano dopo starnuti o tosse;
- Dolore e sanguinamento nel retto;
- Muco nelle feci;
- Incontinenza fecale;
- Pressione nel retto.
In generale, il prolasso rettale è causato dall'indebolimento dei muscoli che sostengono il retto. Le donne sono più inclini ad avere un prolasso rettale rispetto agli uomini. Hanno maggiori probabilità di andare incontro ad un prolasso rettale le donne che hanno partorito ma anche coloro che:
- Soffrono di stitichezza;
- Soffrono di diarrea cronica;
- Abusano di lassativi;
- Tendono a sforzarsi durante l'evacuazione intestinale;
- Hanno avuto un ictus in passato;
- Soffrono di problemi al midollo spinale, demenza o fibrosi cistica.
L'esame fisico è il primo passo, spesso anche sufficiente, ai fini della diagnosi di prolasso rettale. Un medico potrebbe essere in grado di distinguere tra prolasso rettale ed emorroidi semplicemente osservando le pieghe della mucosa. In caso di prolasso, tali pieghe tendono ad essere di forma circolare. La diagnosi di prolasso rettale potrebbe essere effettuata non soltanto con un esame fisico ma anche tramite ulteriori test tra cui:
- Defecografia;
- Manometria anorettale;
- Clistere opaco.
Defecografia
La defecografia è un esame radiologico che, attraverso un mezzo di contrasto, analizza la funzione del retto durante la defecazione. Permette di valutare la presenza di un prolasso rettale, il grado di discesa del retto e eventuali anomalie della muscolatura pelvica.
Manometria anorettale
La manometria anorettale misura la pressione e la funzionalità dei muscoli dello sfintere anale e del retto. È utile per valutare la forza contrattile, la sensibilità rettale e la coordinazione muscolare, aiutando a identificare eventuali disfunzioni associate al prolasso rettale.
Clistere opaco
Il clistere opaco è un esame radiologico che prevede l’introduzione di un mezzo di contrasto nel retto per ottenere immagini dettagliate del colon e del retto. Permette di evidenziare anomalie strutturali e valutare il transito intestinale, fornendo indicazioni sulla presenza di un prolasso o di altre patologie del tratto intestinale inferiore.
Che cosa sono le emorroidi?
Le emorroidi sono vene gonfie e infiammate nel retto e nell'ano. Quando sono particolarmente grandi e quando sporgono verso l'esterno, esse possono prolassare, causando per l'appunto sintomi in parte simili al prolasso rettale. Le emorroidi sono esterne quando si sviluppano nella pelle sotto l'ano oppure interne quando si manifestano all'interno del retto. I principali sintomi comunemente associati alle emorroidi sono:
- Sangue nelle feci;
- Dolore e irritazione nella zona anale;
- Gonfiore o nodulo duro nella zona anale;
- Prurito intorno all'ano;
- Sintomi di un prolasso rettale.
Le emorroidi sono solitamente causate dalla tensione esercitata sulle vene attorno all'ano. Sono diversi i fattori che potrebbero incidere sulla comparsa di questa condizione:
- Gravidanza;
- Storia familiare di emorroidi;
- Tendenza a trascorrere troppo tempo sul water;
- Obesità;
- Stitichezza o diarrea cronica;
- Attività che causano tensione a livello del retto.
La diagnosi delle emorroidi avviene, in genere, attraverso una visita proctologica, cioè un consulto medico condotto da un professionista specializzato nel trattamento delle problematiche proctologiche, meglio noto come proctologo. La presenza di pieghe della mucosa radiali potrebbe consentire di giungere ad una prima diagnosi di emorroidi. Per una diagnosi più accurata potrebbe essere necessario ricorrere ad ulteriori test o esami, tra cui:
- Esplorazione rettale;
- Anoscopia;
- Proctoscopia;
- Sigmoidoscopia;
- Colonscopia.
Esplorazione rettale
È, in genere, il primo test eseguito dal medico proctologo durante la visita proctologica, utile per valutare la presenza di anomalie nel retto. Consiste nell’introduzione di un dito guantato e lubrificato nel canale anale per rilevare eventuali rigonfiamenti, dolore, sanguinamento o alterazioni della consistenza dei tessuti.
Anoscopia
È un esame minimamente invasivo che si avvale di un piccolo strumento (anoscopio) per esaminare il canale anale e la parte inferiore del retto. Permette di osservare direttamente eventuali emorroidi interne, infiammazioni o altre anomalie della mucosa anale.
Proctoscopia
Simile all’anoscopia, ma con uno strumento leggermente più lungo (proctoscopio), questo esame consente di visualizzare in modo più approfondito il retto e il canale anale. È importante per ottenere una valutazione più dettagliata delle emorroidi e di altre patologie anorettali.
Sigmoidoscopia
Questo esame prevede l’impiego di un tubo flessibile con una telecamera all’estremità per esplorare il retto e la parte inferiore del colon (sigma). Può essere indicato se il proctologo sospetta condizioni associate alle emorroidi, come infiammazioni o polipi.
Colonscopia
È l’esame più approfondito del tratto intestinale inferiore. Si svolge attraverso un endoscopio flessibile che viene inserito nel colon e che arriva fino al cieco. Questo esame può essere utilizzato non soltanto per la diagnosi delle emorroidi ma anche nel caso in cui si abbia il sospetto di patologie come tumori o malattie infiammatorie intestinali, specialmente in caso di sanguinamento o altri sintomi atipici.
Prolasso rettale ed emorroidi: le opzioni di trattamento
Le opzioni di trattamento delle emorroidi e del prolasso rettale potrebbero variare in base alla gravità del caso. In entrambe le circostanze, qualora il quadro clinico lo richieda, potrebbe essere necessario ricorrere ad un intervento chirurgico. In caso di emorroidi, l'intervento prende il nome di emorroidectomia. Se non ci troviamo dinnanzi a casi gravi, le emorroidi potrebbero essere trattate anche con semplici rimedi casalinghi, come ad esempio:
- Applicazione di impacchi di ghiaccio sulle emorroidi;
- Applicazione di creme per le emorroidi;
- Dieta che prevede un maggiore apporto giornaliero di fibre;
- Assunzione di emollienti delle feci.
A differenza delle emorroidi, è meno probabile che il prolasso rettale si risolva da solo. In alcuni casi, il paziente potrebbe andare incontro a complicazioni anche gravi come incontinenza fecale o ulcere rettali. Il trattamento chirurgico del prolasso rettale può avvenire tramite un intervento di rettopessi per via addominale o per via perineale.