La visita proctologica è una visita super specialistica che ha la possibilità di diagnosticare diversi disturbi nella zona anorettale.
Ad effettuare la visita è il medico specialista proctologo articolando la visita stessa in vari fasi, che ora analizziamo. Per prepararsi alla visita proctologica al meglio, è bene seguire questi semplici consigli:
- quando si prende l’appuntamento, chiedere se ci sono delle cose da fare prima della visita;
- annotare i sintomi e da quanto tempo li si nota;
- segnare la propria dieta, l’apporto di fibre e le abitudini intestinali (frequenza delle scariche, caratteristiche delle feci, eventuali difficoltà di evacuazione);
- scrivere la lista dei farmaci utilizzati abitualmente, comprese vitamine e integratori alimentari;
- preparare un elenco delle domande da porre al medico.
All'inizio della visita proctologica si eseguirà un colloquio, finalizzato ad individuare con accuratezza i sintomi provati dal paziente e dunque i motivi per i quali quest’ultimo si è rivolto allo specialista: la vera e propria anamnesi.
Successivamente si procederà con la fase di ispezione diretta della parte interna ed esterna dell’ano.
Tale ispezione, più comunemente chiamata “esplorazione rettale”, viene effettuata chiedendo al paziente di sdraiarsi sul fianco sinistro in posizione fetale; l’esplorazione potrà essere eseguita sia in forma diretta, con l’utilizzo da parte dello specialista di un guanto lubrificato (al fine di evitare qualsiasi dolore al paziente), sia tramite il ricorso a strumentazione endoscopica, ovvero tramite anoscopia o rettoscopia. Anche nel caso si utilizzasse l'anoscopio per eseguire una valutazione strumentale dell’interno dell’ano, il paziente non sarà soggetto a nessun particolare dolore grazie alle ridotte dimensioni dello strumento, il quale sarà opportunamente lubrificato.
Nell'ultima parte della valutazione specialistica, verrà formulato un parere concernente il quesito clinico oggetto della visita: la valutazione proctologica potrà esaurirsi con la prescrizione di una terapia da parte del medico o con la richiesta di accertamenti specialistici, come ad esempio una colonscopia o RX.
Quella proctologica è una visita medica imbarazzante?
Va detto che non è una visita dolorosa, ma può creare imbarazzo e ciò porta il paziente a rimandare la visita. Ci sono, però, diverse soluzioni alle quali è possibile ricorrere per affrontare o superare questo imbarazzo. Ad esempio, un paziente di sesso femminile potrebbe sentirsi maggiormente a proprio agio scegliendo un proctologo donna mentre un paziente di sesso maschile potrebbe rivolgersi ad uno specialista di sesso maschile.
Ricordiamo però che quando si parla di pudore ci riferiamo ad un sentimento di vergogna, di disagio per tutto ciò che appare moralmente sconveniente, così come quando parliamo di imbarazzo si fa riferimento ad una situazione di temporanea perplessità o di disagio nella scelta di un atteggiamento o di un comportamento.
Ciò che riguarda la sfera medica, invece, è lontanamente riconducibile a situazioni moralmente sconvenienti ed è fondamentale invece che vi sia una buonissima informazione a riguardo che faccia allontanare tabù e perplessità su determinate parti anatomiche che invece sono a rischio sempre più diffuso di patologie, soprattutto tra la popolazione occidentale, sia femminile che maschile.
Come abbiamo detto è importante quindi informarsi a riguardo, poiché il sapere cosa accadrà durante una visita proctologica aiuterà moltissimo il paziente non solamente a sciogliere i dubbi, ma anche a sentirsi meno a disagio. Ricordiamoci infine che il medico è pronto ad accogliere anche l'imbarazzo del paziente e non è affatto sconveniente porre al medico stesso le perplessità e le sensazioni di imbarazzo, lui spiegherà in dettaglio cosa accadrà durante la visita e senza dubbio sarà più agevole per il paziente affrontarla.
NB: Le informazioni contenute in questo articolo sono da considerarsi puramente informative e NON sostituiscono il parere di un medico.