Il benessere intestinale è un aspetto fondamentale della nostra salute. Talvolta, è necessario sottoporsi a esami specifici per garantire il corretto funzionamento del sistema gastrointestinale. Uno di questi esami, la visita proctologica, è uno step importante nella diagnosi e nella prevenzione di eventuali disturbi legati all'ano e al retto. Questo articolo si propone di fornire una guida esaustiva sulla preparazione alla visita proctologica, affrontando passaggi fondamentali, raccomandazioni pratiche e informazioni utili per aiutare chiunque stia per affrontare questo importante esame medico.
Come avviene la preparazione alla visita proctologica?
L’indicazione è, come spesso accade, molto soggettiva: dipende cioè dalle indicazioni dello specialista, ma nella maggior parte dei casi non vi sono particolari indicazioni da seguire in fase di preparazione della visita proctologica, se non, in alcuni casi, di fare un clistere due ore prima della visita.
Clistere per visita proctologica: cos'è e quale utilizzare?
Un clistere è una procedura medica attraverso la quale viene introdotto liquido nell'ano per stimolare l'evacuazione intestinale o per altri scopi medici. Nella preparazione alla visita proctologica, l'uso di un clistere può essere raccomandato per favorire lo svuotamento dell'intestino, consentendo al medico di eseguire l'esame proctologico con maggiore chiarezza. In genere, il clistere da acquistare in farmacia e consigliato dal medico per le emorroidi è quello da 100-150 cc.
Ecco alcuni consigli utili:
- Prima di effettuare un clistere, se questo viene fatto nell'ambiente casalingo, è utile indossare dei guanti e igienizzare l’ambiente, oltre che richiedere la presenza di un famigliare o di una persona di fiducia, in caso di necessità;
- Prima del clistere è utile svuotare la vescica: questo affinché il liquido del clistere sia ben trattenuto per il tempo necessario e non si senta la necessità di andare in bagno (anche solo per urinare) troppo in fretta;
- Prima di iniettare il liquido del clistere è consigliabile che esso raggiunga la nostra temperatura corporea, vale a dire di non superare i 25-37 gradi.
Cosa si può mangiare prima della visita proctologica?
La dieta prima della visita proctologica può variare a seconda delle istruzioni specifiche fornite dal medico o dal professionista sanitario. In generale, è comune seguire alcune linee guida che consentono di svuotare l'intestino e rendere più agevole l'esame. Ecco alcuni suggerimenti generali:
- Opta per cibi leggeri, a basso contenuto di fibre e facilmente digeribili come riso bianco, pollo, pesce, uova, pane bianco, e pasta. Evita cibi ricchi di fibre insolubili, come cereali integrali e verdure crude;
- Riduci il consumo di cibi che possono causare gonfiore e gas, come fagioli, cavoli, broccoli, cipolle e bibite gassate;
- Alcune persone possono essere sensibili ai latticini, quindi potrebbe essere utile limitarne il consumo prima della visita;
- Evita cibi piccanti e condimenti forti poiché possono irritare l'intestino, quindi è consigliabile non assumerli nei giorni precedenti all'esame;
- Bevi abbondante acqua per mantenere le feci morbide e facilitare la pulizia dell'intestino;
- Segui attentamente le istruzioni specifiche del proctologo;
- Gli specialisti potrebbero consigliare di evitare alcol e caffeina prima dell'esame, poiché potrebbero influenzare la funzione intestinale.
Che cos'è la visita proctologica?
La visita proctologica è una visita specialistica eseguita da un medico specializzato in proctologia, definito proctologo, dedicata allo studio e all'analisi di patologie che coinvolgono il retto, l’ano, il perineo. Sebbene si tenda ad utilizzare la declinazione al maschile, è importante sapere che esiste anche il proctologo donna. Del resto, parliamo di una visita che potrebbe causare imbarazzo nel paziente. Dunque, il fatto di poter scegliere un proctologo uomo o donna è senza dubbio da considerare.
Solitamente ci si rivolge al proctologo poiché il paziente riporta sintomi quali stipsi, sanguinamento anale o prurito, dolore durante la defecazione; tutti sintomi che potrebbero essere riferiti a ragadi anali, emorroidi, proctiti, prolassi rettali, ostruzioni intestinali e, nei casi più gravi, a cancro rettale.
Come si svolge la visita proctologica?
Tendenzialmente, come per tutte le visite specialistiche si inizia sempre dall'anamnesi: un colloquio mirato e approfondito che parte dalla storia clinica del paziente, i sintomi che egli riporta, eventuali disturbi simili all'interno della sua famiglia e stile di vita oltre che di alimentazione seguiti. Tutto ciò ha l’obiettivo di avere un quadro generale del paziente e poter ipotizzare una diagnosi.
In un secondo momento avviene la visita proctologica diretta, ovvero una palpazione addominale e l’esame anale e perineale, per concludere poi con una ano-rettoscopia, vale a dire un esame endoscopico degli ultimi 7-10 cm dell’intestino. Al termine dell'esame proctologico, il medico concluderà con una valutazione diagnostica, indirizzando il paziente verso un trattamento farmacologico o chirurgico laddove ve ne sia la necessità, o la richiesta di eventuali ulteriori accertamenti.
In che posizione si fa la visita?
Durante la visita anale, al paziente viene consigliata una posizione specifica chiamata "posizione ginocchio-gomito" o "posizione Sims". Il paziente è posto su un lettino, spesso su un fianco con le ginocchia piegate. Il medico chiederà al paziente di piegarsi in avanti e di assumere una posizione simile a quella a quattro zampe, con il petto abbassato verso il lettino e il bacino sollevato.
N.B. queste informazioni sono da ritenersi come puramente conoscitive, e NON sostituiscono il parere del medico
